Con un ombrello, il giorno della Luna, intorno a una fontana

Da sempre le donne sono ricattabili in quanto madri, ma i tempi sono cambiati, il femminismo ha attraversato la Storia.

Donne che il femminismo non l’hanno neppure conosciuto combattono e non si lasciano cucire addosso il vestito della vittima e lottano per affermare il valore della relazione materna.

Una relazione che è sotto attacco, non è una novità. Cambiano i modi e le forme, ma resta la sostanza: la perenne difficoltà maschile di riconoscere gratitudine verso chi lo ha messo al mondo.

Da tutto questo ha origine lo scarso riconoscimento, reale e simbolico, anche del legame con la madre dei figli di cui sono padri.

Ma la lotta delle madri riguarda tutte, comprese le donne che scelgono di non generare. Da anni ormai si delinea sotto i nostri occhi un progetto che mira alla demolizione della DONNA, vista non più come soggetto, ma come corpo sezionato e confezionato per diversi target. Questo avviene con il supporto della scienza, della medicina, della filosofia e della politica molto sensibile alle pressioni delle varie lobby.

Con un ombrello, il giorno della Luna, intorno a una fontana per affermare il valore della relazione materna, fondativa dell’umano.

Ogni primo lunedì del mese, nell’ora che riteniamo più opportuna, scegliamo una piazza con una fontana e giriamoci intorno con un ombrello aperto per essere visibili e riconoscibili. Manifestiamo in questo modo la nostra solidarietà alle donne che sono state private ingiustamente dei figli. Manifestiamo per sensibilizzare l’opinione pubblica, facciamoci una foto e postiamola sui social. Con questa iniziativa diamo loro sostegno senza volerci sostituire alle azioni politiche già avviate dalle madri in lotta.

Il prossimo appuntamento è lunedì 7 febbraio e ricordate di portare un ombrello.

Pina Nuzzo