laboratorio donnae

due parole in più?

speed julieAnnarita, pochi giorni fa su Fb:
Costruire a partire dalla mancanza significa riempire un vuoto, affannarsi nella paura, andare a casaccio. Costruire a partire dal bisogno significa ri-conoscersi, ascoltarsi, mettere un passo dopo l’altro

Pina commenta:
due parole in più?

Annarita risponde:
Per me.
La mancanza è privazione, assenza.
La mancanza genera una serie di emozioni e sensazioni che operano una vera e propria distorsione sulla realtà.
Spesso accade che ci si abitui a vivere nella mancanza, idealizzandola.
Allora il focus dell’attenzione si sposta da dentro a fuori portando ad una perdita di radicamento rispetto a se stessi/e.
Perdere quel radicamento porta ad affannarsi verso una ricerca esterna nel vano tentativo di trovare una soluzione per riempire quel vuoto.
E quando il vuoto è troppo grande (o la percezione di esso è insostenibile) allora qualsiasi cosa andrà bene, pur di non “sentire”.
Il bisogno invece, lo sento, lo riconosco. E come se il bisogno trovasse le parole per definirsi, per manifestarsi in quanto non è accompagnato da quella sensazione di “perdita”.
Il bisogno riporta a sé.
Ed è per tale ragione che in un percorso diventa volano di consapevolezza e costruzione di altro.
Io penso, diciamo sento.

immagine Speed Julie

Un commento su “due parole in più?

  1. giusi ambrosio
    18 marzo 2015

    un’altra parola da inserire? io direi desiderio.
    Mancanza e bisogno potrebbero fermarsi e riconoscersi in una dimensione solo corporea, in cui l’appagamento conclude la tensione e lo slancio.
    Desiderio forse amplia l’anelito e lo proietta in una dimensione del divenire che non si acquieta. Un saluto Giusi Ambrosio

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Questa voce è stata pubblicata il 17 marzo 2015 da in conosciamoci, donne, tessitura con tag .

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