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donne d’Europa

logo donne d'europa– scritto di Pina Nuzzo – Ho incontrato donne italiane, slovene e croate – insieme – grazie a Ester Pacor che mi ha invitato a  iniziative politiche a Trieste, in diverse occasioni.  Qui ho avuto modo di conoscere un mondo di donne segnato da una storia di cui so poco. Fatico ancora oggi a memorizzare nomi per me difficili da pronunciare, ma ricordo bene le loro facce, la postura dei corpi, il modo diretto di parlare.  Quello che abbiamo mangiato e anche bevuto. Di queste donne mi ha colpito la capacità di intrecciare, in contesti difficili, rapporti politici e personali che hanno permesso loro la costruzione di più progetti condivisi.

Conservo una lettera di Ester del dicembre scorso in cui scrive di fatti, di avvenimenti, come se li conoscessi nel dettaglio: Breda Pecan – allora Sindaca di Isola – è stata protagonista, insieme alle Sindache di Capodistria e Pirano dei nostri incontri al Confine di Rabuiese per “Gesti di pace tra italiane e slovene” prima dell’ ingresso della Slovenia nell’ UE. Negli anni della guerra nell’ ex Jugoslavia, proprio la presenza di tre sindache di tre Comuni del Litorale, permise processi di conoscenza reciproca. Il confronto con le donne, anche con quelle delle Istituzioni, è continuato, anche dopo l’ingresso della Slovenia nell’UE. E’ seguito un incontro promosso dalla Sindaca di Buie, Lorella Limoncin,  e successivamente dalla vicepresidente della Regione Istriana Viviana Benussi e dalla Vicesindaca di Buie Marianna Jelicich Buic. Questo dimostra quanto sia importante la presenza delle donne nei luoghi dove si decide.

Nel 2009 ai gesti di pace tra italiane e slovene si aggiungono  i gesti delle donne croate.

L’8 marzo di quell’anno  Ester dice: Siamo oggi in Croazia, a Buje. Conosciamo le difficoltà per entrare in Europa di questo paese, sappiamo delle conflittualità che ancora si vivono tra i nostri popoli, che guardano ancora spesso alle divisioni di un passato lontano che fu delle nostre  madri e nonne. Vogliamo essere “cittadine” del mondo, rispettose dei diritti di tutte e di tutti. Per questo siamo qui insieme ogni anno. Abbiamo attraversato insieme due confini. Il primo, quello di Rabuiese, è stato “cancellato” dalla storia e dalla saggezza della politica. Il secondo, quello di Castelvenere, è ancora lì, fermo con le sue sbarre. Di qua non è Europa!?

L’8 marzo del 2011 donne croate, italiane e slovene danno vita all’Associazione: “ŽENE EUROPE – DONNE DEUROPA – ŽENSKE EVROPE – WOMEN OF EUROPE“. 

Nel preambolo dello statuto è scritto: Sulle basi di una proficua collaborazione pluriennale fondata sui principi di stima ed intesa reciproca, al fine di un’ulteriore promozione del partenariato, della reciproca collaborazione ed amicizia, osservando le rispettive norme di diritto internazionale ed europeo che regolano questo settore negli stati dei membri, firmatari del presente Statuto, apprezzando il significato straordinario dei processi d’integrazione europea, dello sviluppo regionale, della coesione sociale ed economica, tenuto conto delle tappe che hanno condotto alla creazione dell’associazione di sostegno alla cooperazione transfrontaliera delle donne, ed in particolare: degli incontri annuali delle donne di Croazia, Italia e Slovenia alla frontiera, del convegno svoltosi il 12 maggio 2010 a Capodistria, nel corso del quale è stata affermata la necessità di promuovere attività di cooperazione, è stata decisa l’approvazione  dello Statuto relativo alla costituzione dell’Associazione.

Ho l’onore di essere Supplente dell’ Associazione.

L’ultima volta che ho incontrato queste donne è stato lo scorso 18 ottobre per la giornata europea contro la TRATTA.

La mattina,  a Trieste, il Prefetto Alessandro Giacchetti  ci ha ricevuto presso il Palazzo del Governo e ha tenuto a  sottolineare come, a distanza di  sei anni dalla sua istituzione, per la prima volta, la giornata del 18 ottobre veniva celebrata con un’ampia partecipazione della società civile.

Nel pomeriggio  abbiamo  attraversato i confini verso la Slovenia e la Croazia.  Gli appuntamenti, il viaggio stesso  sono stati un’occasione per conoscerci. Un sole inaspettato ci ha permesso di stare all’aperto, sedute in modo informale, superando  il disagio iniziale. Abbiamo parlato tanto, ci è venuta voglia di saperne di più di noi e delle città  in cui viviamo. Ci siamo salutate con l’impegno di avviare un “tavolo transfrontaliero”  per costruire il prossimo 18 ottobre.

Quello che faremo come donne d’Europa, tutte. Perché oggi 1 luglio 2013 la Croazia è il 28° paese in UE

Un commento su “donne d’Europa

  1. Pingback: Espansioni éVoluta 2^ edizione 2013 | Libreria delle donne di Milano

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Questa voce è stata pubblicata il 1 luglio 2013 da in appuntamenti, conosciamoci, politica con tag , , .

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