laboratorio donnae

Appassionata-mente

appassionateQuasi casualmente nell’homepage di facebook leggo della presentazione del libro di Filomena Pucci, “Appassionate”. Un libro che racconta lo stato dell’imprenditoria al femminile in Italia.  Un reportage narrativo su 10 donne che hanno trasformato una loro idea in impresa di successo con forza e passione.

Questa la presentazione dell’evento. Si accenna anche al fatto che è un progetto che ha visto luce anche grazie al crowdfounding.

La cosa mi incuriosisce. Il luogo dell’evento è Sirò, una libreria per bambini, vicino casa, e per di più di mattina, orario per me ideale perché libera da impegni familiari.

Non ho scuse. Decido di andarci.

Mai scelta fu più giusta.

All’inizio in due, tre, poi un gruppetto più numeroso, di donne, molte mamme, che non si conoscono, ma che alla fine dell’incontro si sentono più unite e arricchite l’una dell’altra grazie allo scambio che quella presentazione ci ha stimolato.

Filomena ci racconta del suo progetto  e di come è riuscita a realizzarlo. Accenna alle storie di queste donne. Io rimango rapita dai racconti e dall’esperienza fatta. Decido che devo assolutamente leggere il suo libro e pubblicizzare il tutto, perché bello, positivo, incoraggiante e stimolante.

Il libro ha una doppia narrazione che si intreccia di continuo: quella delle imprenditrici che vengono intervistate e che raccontano come e perché sono arrivate a quel punto, e quella del percorso che ha fatto l’autrice per arrivare a pubblicare e promuovere il suo libro/progetto.

Sono storie di scelte fortemente autodeterminate da donne giovani e meno giovani che attraverso vari percorsi ed esperienze lavorative (fare impresa per una donna è profondamente connesso  con la vita che si è vissuta) hanno deciso di fare loro impresa mettendo, come sostiene un’imprenditrice , le gambe ai sogni.

Sono donne che, suggerisce Filomena, usano il cuore come arma vincente. Per loro il Potere è il poter essere se stesse fino in fondo e il successo è la conseguenza inevitabile del fare.

Oltre al forte carisma che traspare dai racconti di queste 10 donne, si evince fortemente un nuovo modo di lavorare tutto al femminile e estremamente adattabile alla vita. E mi viene in mente un tempo lavorativo scandito non più dal patriarcato, ma da un nuovo modo al femminile.

In tutti i capitoli è evidente come le relazioni siano indispensabili per far funzionare l’impresa e come le donne abbiano un’attitudine naturale a gestire e a creare tali rapporti.

In tutte loro c’è un’attenzione per il capitale umano, le persone si incentivano, si incoraggiano, si stimolano e sostengono. Molte di queste “cape” non prendono decisioni sul futuro dell’azienda se prima non si confrontano con il proprio team. Se poi sei a capo di un’impresa molto grande per potere gestire al meglio le imprenditrici delegano e danno fiducia.

Anche l’ambiente di lavoro deve soddisfare per loro parametri di armonia, bellezza, convivialità per poter essere funzionale al tipo di produzione che è sempre di altissima qualità.

Sì perché Filomena ha intervistato anche alcune donne che sono ai vertici di star up di fama internazionale. Donne che prima di uscire con un’idea la incubano, come una gestazione, per portale alla forma perfetta prima di renderla pubblica.

Le Appassionate intercettano i bisogni e il loro punto di vista è nuovo e innovativo.

Sono protagoniste che stravolgono le cose a modo loro. Hanno un’intuizione che è quella giusta. La perseguono con il cuore e risulta vincente. Hanno la sicurezza di fare quel che si crede e non quello che rende di più.

Le Appassionate creano la realtà a cui vogliono appartenere, la plasmano e finalmente la fanno esistere.

Interessante sono le critiche che queste stesse imprenditrici fanno al sistema e al nostro Paese:

Non capisco perché le donne siano considerate meno affidabili degli uomini, eppure in tutto il mondo sono le uniche che restituiscono con più puntualità e precisione i prestiti. […] sembra che le donne non vengano prese sul serio, come se da un momento all’altro potessero decidere di smettere di fare quello che stanno facendo.

A tal proposito l’autrice nel racconto ci informa con numeri sull’imprenditoria femminile e in merito riflette su alcune voci che ritrova nei rapporti ufficiali: […] da quando le donne sono entrate in maniera massiccia nel panorama imprenditoriale sono cambiati i valori da rilevare, portando i ricercatori a decidere di aggiornare i questionari per i prossimi rapporti.

Riflessioni avvincenti a volte anche illuminanti, punti di vista nuovi creativi e belli. Una finestra in un nuovo mondo quelle delle start up che è un ecosistema osmotico, dove molta gente è disposta a pensare al tuo business. Scambiando informazioni si fa sistema, circola il sapere e tutti imparano.  E poi l’idea non si può rubare, perché è la capacità di realizzarla che la rendere unica.

Appassionate è un libro pieno di passione tutta al femminile che si trasforma in lavoro poiché quello che ti piace fare è la cosa che sai fare meglio. 

                                                                                  Ilaria Scalmani

Roma 22 aprile 2016

Facebook APPASSIONATE donne imprenditrici

Filomena Pucci

foto di Ilaria Scalmani

 

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Questa voce è stata pubblicata il 22 aprile 2016 da in conosciamoci, donne, impresa con tag , .

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