laboratorio donnae

un letargo rigenerante e creativo

Presenti all’incontro del 10 gennaio 2015: Fiammetta Mariani, Roberta Paoletti, Teresa Di Martino, Serena Fiorletta, Sara Pollice, Laura Grifi, Silvana Casellato, Ilaria Scalmani, Alessandra Chiricosta, Pina Nuzzo.

Cindy Steiler

PINA: Non sapevo chi sarebbe venuta all’appuntamento. Sono arrivata in anticipo e nell’attesa,  mentre fotografavo sanpietrini appena lavati, ho intravisto i capelli di Teresa e la busta con i DWF che si porta dietro.  Un sorriso, un abbraccio, un caffè insieme. Piano piano, in anticipo, sono arrivate le altre,  altri sorrisi, altri abbracci.

Ci siamo sedute intorno al tavolo della saletta vecchio stile, ma accogliente e abbiamo cominciato a parlare.  Ho ribadito quanto avevo già detto nell’ultimo appuntamento; è arrivato il tempo di un nuovo inizio per Laboratorio Donnae. Da costruire insieme. Dal confronto che si è aperto è emerso che i punti di forza del Laboratorio sono la sua fluidità, l’essere uno snodo di storie e di relazioni. E che i momenti  più fruttuosi sono quelli in cui riusciamo a tenere insieme il racconto delle esperienze  con il luogo  in cui accadono. Ma perché  questo  avvenga non basta spostarsi fisicamente, è necessario costruire l’appuntamento  con le donne che se ne fanno  carico. Come è successo a Manfredonia.

Costruire un nuovo inizio, più collettivo,  non è semplice. La vita di tutte è molto complicata, alcune hanno più luoghi politici, mentre altre hanno esplicitamente detto: “ho bisogno di voi, ho bisogno di vedervi”. Come fare?

Dopo aver  ragionato abbiamo pensato di stabilire un’agenda e un luogo fisico lasciando a ciascuna la libertà di decidere quando e se partecipare. Volendo si può  anche portare  un’amica. Decideremo sul momento cosa dire, cosa fare. Quello che a me piace di questa scelta è la sensazione di leggerezza che ho avvertito immediatamente; mi sono sentita libera dalla necessità di dover fare qualcosa, un seminario, per esempio, per non perderci di vista. Infatti  è emerso chiaramente che teniamo a noi,  teniamo alla vicinanza tra noi.  Decisa l’agenda, cancellato il seminario di aprile, abbiamo tirato un sospiro di sollievo. E abbiamo cominciato a immaginare le cose che avremmo potuto fare in questo tempo per il quale Alessandra ci ha fornito le parole e un’immagine.  Un letargo rigenerante e creativo.

Il prossimo appuntamento Donnae, il settimo, chiuderà questo ciclo e si terrà nella sala grande dell’YWCA il 14/15 novembre di quest’anno.

ILARIA: Ci siamo incontrate pensando di voler discutere per l’organizzazione di un seminario. Ci siamo sbagliate, ovvero ci siamo accorte che forse non volevamo quel seminario, non ne avvertivamo la necessità. Allora perché farlo? Lasciamolo stare e prendiamo del tempo. E così parlando con franchezza ci siamo accorte che avvertivamo un senso di stanchezza dovuto a diversi motivi, ognuna aveva il suo. Così abbiamo colto al volo il suggerimento di Alessandra, la nostra guida asiatica, di pensarci in letargo, come fanno gli animali quando avvertono difficoltà e stanchezza e si rifugiano nella loro tana. Abbiamo convenuto che anche noi abbiamo bisogno di  letargo rigenerativo che sicuramente porterà a un nuovo momento creativo.

Il tempo di questo letargo sarà scandito da incontri periodici dove ognuna si dovrà sentire libera se partecipare o meno, se portare qualcun’altra, se presenziare attivamente o silenziosamente. Abbiamo anche messo in conto che alcuni incontri possono andare deserti.

Così alleggerite, durante la pausa sigaretta le parole hanno cominciato a fluire tra noi, abbiamo cominciato a parlarci delle nostre vite, del quotidiano. Sono tornata a casa con tanti pensieri nella testa e tanta voglia di comunicarli, di parlarne.

FIAMMETTA: Posso dire, a distanza di più giorni dal nostro incontro, che le lacrime di una di noi sono state sale sulle mie; percepire la sofferenza o il disagio di un’altra donna, accoglierlo, non è mai facile; per di più se ci si conosce appena, se si conoscono appena le vite e le storie delle donne che esistono dietro quelle lacrime. Queste lacrime mi hanno, però, anche liberata come sollevata, in un certo senso. Ho sentito condivisa una sofferenza, seppur di natura differente. Tutto questo ha favorito un movimento interno: un primo vero riconoscimento in quanto donnae – innanzitutto – non solo femministe, attiviste, collettiviste etc. come ha ricordato Pina, durante l’incontro.

Il primo vero riconoscimento da quando ho iniziato a partecipare agli incontri di Laboratorio Donnae, che finalmente ha dato forma a quel senso nello stare lì, proprio lì con voi, che sino a quel momento (almeno dopo Manfredonia), mi stava sfuggendo. Parteciperò agli appuntamenti che sono stati calendarizzati, nella speranza di ritrovarvi lì, di ritrovarci e di fare di quello spazio, uno spazio creativo dove coscienze differenti possano mettersi a nudo incontrandosi.

TERESA: Dirmi in letargo non è semplice. La fatica che rintraccio quotidianamente sul mio corpo, sui visi e nelle parole delle altre, in equilibri precari e composizioni di vite al limite tra la creatività e la fantascienza, è non meno pesante di quella che faccio per mettere le distanze, prendere tempo, ridisegnare gli spazi. E’ un momento, storico e di esperienze, in cui si intrecciano sentimenti e consapevolezze diverse e spesso contrastanti: sconfitte, paura, progetti… Ma niente sembra agganciare pienamente i desideri, c’è qualcosa che sfugge, che mi sfugge. Se è in letargo, un letargo creativo, che si riprende fiato, sono pronta a rintanarmi, con la voglia certa di riaffacciarmi al mondo, insieme alle altre, presto.

SARA: Arrivando al laboratorio del 10 gennaio anch’io pensavo ad una riunione operativa, ero quindi piena di spirito costruttivo, anche “facilone” del tipo: “si tratta solo di trovare il modo per farlo”, il prossimo seminario. Quindi il cambio di passo, l’accoglienza di una vibrazione diversa non è stata semplice, perché c’è stato un passaggio fondamentale dal sentire rallentato il gruppo (breve) all’espandersi di una sensazione che lo permeava nel profondo e che ne costituiva l’essenza. Grazie ancora per questa profondità e questo arricchimento. Spero di essere presente a tutti gli appuntamenti e di ritrovarci ognuna con il proprio passo.

AGENDA 2015

Gli appuntamenti intermedi si terranno a Roma, saletta ywca:

sabato 21 febbraio,

sabato 11 aprile,

sabato 30 maggio sempre dalle 16 alle 19

LUGLIO E OTTOBRE DA DEFINIRE

Il SETTIMO Laboratorio Donnae si terrà il 14/15 novembre a Roma, sala ywca

Per suggerimenti, richieste, proposte scrivere a laboratoriodonnae@gmail.com

PDF agenda

immagine di Cindy Steiler

 

 

 

 

 

2 commenti su “un letargo rigenerante e creativo

  1. Simonetta Spinelli
    12 febbraio 2015

    Condivido le vostre scelte. Non c’ero all’incontro e perdero’ anche il prossimo, non per indifferenza ma per una frattura che mi costringe ad una lunga e faticosa fisioterapia e mi priva del piacere di rivedervi a breve. Vi penso con affetto e vedro’ come utilizzare un letargo costruttivo che, temo, sara’ piu’ lungo del vostro

    "Mi piace"

  2. Pingback: il mio femminismo è donna e ha il corpo di donna | laboratorio donnae

Lascia un commento

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 19 gennaio 2015 da in appuntamenti, donne, femminismo, laboratorio, politica.

Blog Statistiche

  • 189.689 visite

lascia il tuo indirizzo mail se vuoi sapere quando verrà pubblicato un nuovo post o un commento